ESERCITAZIONI DI AERODINAMICA NELLA GALLERIA A FUMO - 1
Testo e immagini a Cura di Fabrizio Batocchi
Pagine Web di Massimo Bevilacqua

schema di funzionamento La galleria o camera a fumo è un dispositivo che serve a visualizzare l’andamento dell’aria intorno a corpi di varia forma. E’ costituita da una “scatola” all’interno della quale scorre un flusso di aria e da un pettine forato da cui fuoriescono dei sottili “fili” di fumo generati dalla compressione di kerosene; il risultato visibile è quello di un piano visualizzabile grazie ai filetti di fumo.
Un corpo inserito all’interno di questo piano modifica la traiettoria dei filetti; questo consente di studiare il fenomeno della resistenza aerodinamica grazie alla visualizzazione di una “scia” di fumo che si manifesta a valle del corpo.
I fenomeni visualizzabili sono solo di tipo qualitativo, non quantitativo e i filetti di fumo non sono propriamente dei filetti fluidi, con le dimensioni in oggetto sarebbe più opportuno chiamarli “vene fluide” , ma il loro comportamento è analogo a quello che avrebbero i filetti fluidi.

piattello in camera a fumo Si comincia l’esercitazione introducendo nella camera una paletta di forma circolare e di spessore sottile posta inizialmente ad incidenza nulla rispetto alla corrente fluida. si fa notare agli studenti che la paletta non produce praticamente alcun disturbo al flusso, cioè non produce praticamente alcuna “scia”. La resistenza che andiamo ad individuare in questo modo sarà di fatto solo resistenza di attrito e date le dimensioni contenute della paletta sarà ovviamente molto bassa. Non siamo in grado di distinguere la componente dovuta alla forma da quella dovuta all’attrito, ma dobbiamo tenere conto sempre delle due insieme forma+attrito caratterizzate da un unico coefficiente Cr0 (detto appunto coefficiente di resistenza di forma e attrito!).

Procediamo ora inclinando la paletta: si vedrà l’insorgere di una vorticosità sempre più intensa a valle della paletta, segno evidente che la resistenza di forma sta aumentando molto (cioè il vento “vede” una forma sempre più asimmetrica).
variazione di incidenza del piattello
Notiamo come la dimensione della scia sia più grande della sezione maestra dell’oggetto…….